Ho vissuto una vacanza volutamente da solo, io e le mie due compagne di viaggio, tavole da windsurfer e da windsurf, per avere la possibilità di stare il più possibile nel mio mare preferito, nel mio vento da nord termico, tra le genti di un luogo magico.
Una tenda, due attrezzature da vento leggero e vento forte e la meravigliosa fatica dei giusti.
Dopo una stagione vorticosa tra congressi sempre più numerosi e la gestione di una società che in meno di 3 anni da partita iva siamo riusciti a trasformarla in azienda, ho visto il punto esatto di confine tra l'immersione totale nel lavoro e il dovere psicofisico di rigenerarsi.
Svegliarsi all'alba, sentire il vento che tira, vedere la luce del sole dal lato calabro dorare i monti siciliani, preparare il giusto trim per le giuste condizioni, affrontare le correnti, incontrare qualche verdesca che curiosa "annusa" la tua tavola, smettere in serata davanti a tramonti mozzafiato, e addormentarsi dimenticandosi a volte di cenare...
Giorni interi che con questa abitudine momentanea ti caricano di Determinazione.
Una caratteristica che mi ha accompagnato sempre e che questa volta ho elaborato come si faceva con i cinquantini di un tempo, una toccatina al carburatore, una frizioncina un pochino più performante, una marmitta scoppiettante, per affrontare il secondo tempo di un film da premio oscar, perché la vita di tutti noi, persone perbene e che si sono fatte totalmente da sole, merita, anche se tardivamente, il giusto riconoscimento.
Ora, dopo aver pensato a tutti gli aspetti passati e soprattutto ben gestiti da un management oramai consolidato, si passa alla fase 2 di questa avventura tutta da assaporare con la voracità di un assetato dall'arsura di una giornata calda di vento e windsurf e la saggezza di un veterano della vita che cercherà in ogni modo di portare avanti il suo sogno e proteggere i suoi cari.
Insomma, dalla tenda di un campeggio sportivo alla scrivania di un ufficio, cercando sempre in ogni momento, di dare il massimo.
Si torna, tavola sul tetto, muscoli tonici e mente libera, nell'agone dell'oftalmologia italiana.
Michele D'Asaro
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